La Famiglia Cenci si occupa di viticoltura da oltre quattro generazioni proseguendo nell’opera di coltivazione della vite nel rispetto delle caratteristiche della tradizione e della tipicita’ del territorio che fu dei frati Olivetani.
Catasto Chiesa – (1727 – 1734) Estratto di mappa in cui è indivuduato il Podere Anticello, al tempo parte dei possedimenti dei Monaci Olivetani di Monte Morcino.
(Fonte: Archivio di Stato di Perugia)
Le prime tracce storiche del Podere Anticello, attuale sede aziendale della Cantina Cenci, sono rintracciabili nel Libro II, pag.154 della “Historiae Olivetanae” scritta da Secundo Lancellotti e pubblicata nel 1623. Secundo Lancellotti scrive che tale Andrea Giole nel 1389 donò al Monastero Olivetano di Monte Morcino di Perugia delle terre nei pressi di San Biagio della Valle. Il testo suona cosi: “Una cappella venne eretta nella sede del monastero, e tale cappella ebbe in dote tutte le terre che possedeva [il donatore: Andrea Giole] nel territorio di S. Biagio della Valle e la casa di Perugia nel quartiere di Porta Eburnea “.
Secundo Lancellotti Historiae Olivetanae, 1623 Pagina 154 del Libro II Testimonianza della donazione del Podere Anticello in San Biagio della Valle ai Monaci Olivetani.
Tra le testimonianze della conduzione olivetana del podere vi è il cippo in travertino con il simbolo dell’ordine posto all’ingresso del casale aziendale che è stato d’ispirazione per il logo della Cantina Cenci.
Processo di formazione del nuovo logo aziendale
Nei primi anni cinquanta Mario, perito agrario illuminato e innovatore nonché nonno di Giovanni, selezionò i cloni di Grechetto, di Sangiovese e di Malvasia dalle viti maritate al gelso coltivate dagli Olivetani, ed impiantò i primi vigneti dell’azienda; vinificando quelle uve ottenne prodotti ottimi, tanto che acquisì un contratto per la prolungata fornitura dei fiaschetti di Grechetto e di Sangiovese al ristorante di un prestigioso hotel perugino.